Meleagride montana, Fritillaria montana, Fritillaria

Meleagride montana, Fritillaria montana, Fritillaria

Nome scientifico
Fritillaria montana Hoppe ex W.D.J.Koch

Famiglia
Liliaceae

Ordine
Liliales

Classe
Magnoliopsida

Nome / nomi comuni
Meleagride montana, Fritillaria montana, Fritillaria.

Nota descrittiva
Fritillaria montana è una geofita perenne originaria dell'Europa sud-orientale. Nonostante sia presente nella maggior parte del territorio italiano, è molto rara e per questo viene considerata una specie minacciata in gran parte delle regioni in cui cresce. La pianta produce solitamente un solo bel fiore campanulato di colore verde-violaceo. Come molte congeneriche viene coltivata a scopo ornamentale e in alcuni periodi dell'anno viene intensamente raccolta. Le riduzioni e le perdite di habitat che incidono sulle popolazioni di Fritillaria montana hanno portato la specie allo stato di rischio che richiede quindi un costante monitoraggio.

Descrizione morfologica 
Pianta perenne glauca, altezza 20-30 cm; cipolla biancastra senza tunica, irregolare sferica, 1-1,5 cm di diametro. Fusto eretto, cilindrico, glabro, alla base arrossato, in alto marmorizzato di bruno. Foglie sessili, carenate, di forma lineare, distribuite nella metà superiore del fusto, quelle mediane alterne, quelle superiori opposte. Fiore unico, apicale, a campana, diametro circa 2 cm; tepali lunghi 1520 mm, bruno-violetti e reticolati, con una fossetta nettarifera ovato-oblanceolata; stami 6 totalmente inclusi con antere gialle di 1 cm; stilo trifido, con parte indivisa lunga quanto le 3 lacinie. Il frutto è una capsula settifraga di circa 2-3 cm, eretta, triloculata. I semi sono disposti in due file in ogni valva. 

Nota ecologica 
La specie è stata rinvenuta in diversi ambienti che vanno dagli arbusteti e le radure rocciose dei boschi di latifoglie alle steppe calcaree del piano montano (300-1.800 m slm). Fiorisce da aprile a giugno. Forma biologica: geofita bulbosa. 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Le regioni del Mediterraneo orientale sono il centro di differenziazione del genere Fritillaria, ma il luogo dove si è evoluto è probabilmente l'Iran, alla confluenza genetica di di sottogeneri diversi provenienti dall'Asia centrale, dal Mediterraneo e dal Caucaso. Il genere conta circa 130 specie, tutte geofite bulbose perenni, attualmente distribuite il tutto l'emisfero settentrionale del mondo. L'areale europeo di Fritillaria montana si estende dalla Francia Sud-occidentale sino alla Romania. In italia è una specie endemica dell'Appennino centro-meridionale, molto rara in tutte le regioni ad esclusione di Veneto, Liguria, Puglia, Sicilia e Sardegna. La specie è inserita nelle Liste Rosse di quasi tutte le regioni dove è presente e richiede quindi un costante monitoraggio. Il nome Fritillaria deriva dal latino "fritillus" (bussolotto per dadi) ed è dovuto alla somiglianza dei fiori di alcune specie di questo genere (dalla caratteristica reticolatura "a scacchiera") con un bussolotto usato dai Romani in un gioco di dadi, molto popolare in età tardo repubblicana e imperiale; montana: da "mons" monte: dei monti, montano.

Specie simili
Fritillaria montana Hoppe ex W.D.J.Koch

Caratteristiche distintive
Fiore solitario di colore brunovioletto con macchie di colore chiaro. Fossetta nettarifera ovato-oblanceolata. Stilo trifido con parte indivisa lunga quanto le 3 lacinie. 

Specie simili
Fritillaria messanensis Raf. 

Caratteristiche distintive
Di solito due fiori per stelo, di colore viola prugna, leggermente tassellati di giallo dentro. 

Specie simili
Fritillaria meleagris L.

Caratteristiche distintive
Fiore solitario di colore rosa-violetto con scacchi bianchi.

Specie simili
F. tubaeformis Gren. & Godr. 

Caratteristiche distintive
Fossetta nettarifera lineare. Stilo trifido con lacinie più lunghe della parte indivisa.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.