Trachemys scripta Schoepff, 1792

Trachemys scripta Schoepff, 1792

Nome scientifico
Testuggine palustre americana

Caratteristiche

Testuggine d’acqua dolce facilmente riconoscibile per la macchia ai lati del capo di colore rosso o arancione (T. scripta scripta) o giallo (T. scripta elegans). Il carapace può raggiungere i 30 cm di lunghezza, anche se generalmente gli individui in libertà si aggirano tra i 15 e 20 cm. Il carapace è di forma ovale e appiattita e di colore bruno-olivaceo con disegni giallastri più o meno evidenti. Il piastrone (la parte inferiore del carapace) è giallastro con macchie scure. Il maschio, generalmente più piccolo della femmina, si differenza da essa per la coda più lunga, le unghie più sviluppate, il piastrone leggermente incavato e il carapace più appiattito.

Si distingue abbastanza facilmente dalla testuggine d’acqua europea (Emys orbicularis), il cui carapace varia fra il nero ed il bruno, con variabili al seppia, con macchie gialle più o meno accentuate, mentre il piastrone è generalmente di color giallo pallido.

 

Provenienza e ecologia

La Trachemis scripta è una testuggine d’acqua dolce originaria di un’area molto vasta che va dal sud degli Stati Uniti fino al Brasile. È ormai presente in molte aree del mondo: nel Sud-est Asiatico, in Estremo Oriente, nei Caraibi, in Israele, nel Bahrain, nelle isole Mariana, a Guam e in Sudafrica. In Europa è stata introdotta in diversi paesi, ma apparentemente si riproduce solo in Spagna, Italia, Francia e Grecia.

Sembra prediligere le acque calme e paludose con fondo morbido e abbondante vegetazione. È molto importante la presenza di siti dove poter effettuare il basking cioè lo stazionamento al sole per aiutare la termoregolazione del corpo (in particolare per aumentare la temperatura del corpo). Gli adulti sono onnivori mentre i giovani hanno una dieta decisamente più carnivora.

 

Perché è un problema

Questa testuggine è una delle specie più popolari tra gli animali da compagnia. Purtroppo sono frequenti i casi di esemplari che fuggono dalla cattività o che vengono abbandonati in natura. Infatti, pur essendo di piccole dimensioni al momento dell’acquisto, una volta cresciute, diventano animali “domestici” di difficile gestione. In Italia individui isolati o popolazioni più o meno consistenti sono segnalati in quasi tutte le regioni. La dieta onnivora e l’abilità ad adattarsi a vari ambienti ne fanno una specie potenzialmente di grande impatto sulla fauna e sulla flora. In Italia è particolarmente pericolosa la competizione per cibo e spazi con la “nostra” testuggine palustre Emys orbicularis. Ma gli adulti, molto voraci, possono avere un impatto negativo sulla fauna predando anfibi, pesci, molluschi, crostacei e, persino, giovani uccelli acquatici. Questa specie è considerata un potenziale vettore della salmonellosi, al punto che negli Stati Uniti, il commercio dei piccoli di questa testuggine è stato vietato fin dagli anni ‘70 del secolo scorso.

 

 

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.