Punteruolo rosso delle palme, Curculionide delle palme

Punteruolo rosso delle palme, Curculionide delle palme

Nome scientifico
Rhynchophorus ferrugineus (Olivier, 1790)

Famiglia
Dryophthoridae

Ordine
Coleoptera

Classe
Insecta

Nome / nomi comuni
Punteruolo rosso delle palme, curculionide delle palme

Nota descrittiva
Il punteruolo rosso delle palme è un coleottero fitofago di dimensioni medio-grandi, capace di utilizzare per l'alimentazione e il ciclo biologico diverse specie di palme. Originario dell'Asia meridionale, a partire dagli anni '80 si è diffuso, a causa del commercio di piante di palma, in diversi paesi del Medio Oriente e dell'Europa, Italia compresa. E' responsabile di danni economici importanti, in quanto nelle zone in cui si è diffuso attacca sia palme coltivate a scopo alimentare (palma da cocco, palma da datteri, palma da olio), sia palme piantate a scopo ornamentale. 

Descrizione morfologica 
Il punteruolo rosso delle palme fa parte della famiglia dei Dryophthoridae, da alcuni considerata una sottofamiglia dei Curculionidae, che comprende coleotteri caratterizzati dal possedere il capo allungato a forma di proboscide, denominato rostro, alla cui estremità si trova l'apparato boccale. Gli adulti sono di lunghezza compresa tra i 19 e i 45 mm, e dotati di un rostro lungo e ricurvo, ricoperto da setole. Colorazione da bruno-rossastro a ruggine, con macchie e strie scure. Le elitre sono finemente striate e più scure rispetto al pronoto, che è invece liscio. Le larve sono apode, tra i 35 e i 50 mm di lunghezza, e biancastre con il capo bruno scuro. Presentano un apparato masticatore sviluppato e sclerotizzato. Le pupe misurano circa 35 mm di lunghezza e 15 mm di larghezza, e sono inizialmente di color bianco crema e tendenti al marrone negli stadi più avanzati. Le uova sono di forma ovale e allungata, generalmente più allargate alla base, e di colore variabile dal bianco giallastro al marrone. Misurano tra 2,50 e 3,9 mm di lunghezza.

Nota ecologica 
Contestualizzazione della specie nel suo scenario ecologico

R. ferrugineus vive come endofita all'interno delle palme attaccate, su cui svolge tutto il ciclo biologico. Gli adulti sono attratti da piante danneggiate o malate, ma possono facilmente infestare anche piante sane. I maschi, una volta raggiunta una pianta idonea, producono un feromone di aggregazione capace di attirare molti altri individui, in modo da favorire il successo riproduttivo. Dopo l'accoppiamento le femmine depongono da qualche decina ad alcune centinaia di uova in fessure o ferite esistenti o in fori praticati con il rostro nelle parti più deboli della pianta ospite, alla base delle foglie o dei giovani germogli. Una volta deposte le uova, la femmina provvede poi a chiudere le aperture in modo da proteggerle. Le uova schiudono in due-cinque giorni, e le larve si addentrano nella pianta ospite cibandosi dei tessuti più teneri per un periodo variabile tra uno e tre mesi, per poi trasformarsi in pupe, da cui gli adulti emergono dopo circa 2-3 settimane. L'intero ciclo biologico si completa così in circa 4 mesi. L'attacco delle larve causa molto spesso la perdita del fogliame e il disfacimento del tronco, portando alla morte la pianta ospite.

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
R. ferrugineum è largamente diffuso in Asia meridionale e Melanesia, dove costituisce un importante parassita delle coltivazioni di vari tipi di palma, come le palme da cocco e da olio. A partire dagli anni '80 se ne è osservata la diffusione prima in alcuni paesi della penisola arabica e successivamente in diversi paesi del bacino del Mediterraneo, dove ha cominciato ad attaccare sia le palme da datteri che diverse specie di palme coltivate a scopo ornamentale. Nell'areale originario è una specie che si trova su un'ampia area geografica, e capace di sopportare climi e condizioni ambientali molto diverse. La specie è inoltre polifaga, potendosi sviluppare su un gran numero di specie di piante, in prevalenza, ma non esclusivamente, appartenenti alla famiglia delle Arecaceae (le palme): ad esempio è stata osservata anche su piante di agave americana o di canna da zucchero. In Italia, dove è stata probabilmente introdotta accidentalmente a seguito dell'importazione di palme ornamentali dalla Spagna, è una specie in rapida espansione e ormai presente in molte regioni. Diffusa prevalentemente nelle aree costiere e subcostiere, ma frequente anche nelle aree interne, nel nostro paese il suo impatto è stato finora limitato alle piante ornamentali, per lo più di palma delle Canarie (Phoenix canariensis) delle zone antropizzate. Esiste tuttavia il timore che la specie possa espandersi a colonizzare gli ambienti naturali, attaccando in particolare la palma nana (Chamaerops umilis), specie di palma autoctona tipica della macchia mediterranea. Il controllo di R. ferrugineus risulta problematico e difficile, a causa di numerosi fattori che favoriscono la specie. Gli adulti si possono muovere con facilità e possono superare facilmente eventuali barriere di contenimento, diffondendo i focolai d'infestazione. I primi sintomi degli attacchi sono distintivi, ma non facili da notare, rendendo difficile la rilevazione iniziale della sua presenza e facendo sì che l'infestazione diventi evidente solo in fase avanzata. Anche le possibilità di intervento e lotta all'infestazione sono limitate, e spesso non efficaci. Per questi motivi, e dato che la specie può risultare responsabile di gravi danni a carico della maggior parte delle palme coltivate, sono state adottate misure di emergenza a livello dell'Unione Europea per limitarne l'ulteriore diffusione.

Specie simili
L'identificazione degli adulti di R: ferrugineum è abbastanza facile, ed è facilitata dalle dimensioni relativamente grandi rispetto ad altri coleotteri di aspetto simile e dalla colorazione tipica. Il genere Rhynchophorus include diverse specie diffuse nelle aree tropicali e tra loro abbastanza simili. Ad oggi però solo R. ferrugineum risulta essere presente in Europa e nel nostro paese.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.