Cinghiale

Cinghiale

Nome scientifico
Sus scrofa (Linnaeus, 1758)

 

Nome specie

Sus scrofa (Linnaeus, 1758)

 

Famiglia

Suidi

 

Ordine

Certartiodattili

 

Classe

Mammiferi

 

Nome / nomi comuni

Cinghiale

 

Image by: Roberto Raciti

 

Nota descrittiva

Il cinghiale è una specie ad ampia distribuzione paleartica, diffusa in gran parte di Europa, Asia e nord Africa. E’ presente in tutta la penisola e le isole, dal livello del mare fino alle prateria di alta quota. E’ più raro nelle regioni nordorientali.

Le popolazioni italiane di cinghiale hanno risentito dell’inquinamento genetico, dovuto sia all’incrocio con esemplari della stessa specie di provenienze centroeuropee sia dall’ibridazione con suini domestici.

 

Descrizione morfologica

La colorazione del mantello varia a seconda delle età. I piccoli presentano un mantello nocciola con striature scure, mentre mano a mano che gli esemplari crescono la colorazione diventa marrone-rossiccio, tendente al grigio-marrone negli individui adulti.

E’ presente dimorfismo sessuale, con i maschi più grandi delle femmine.

Dimensioni: peso femmine 50-70 kg, maschi 70-100 kg; lunghezza testa-corpo femmine 60-97 cm, maschi 63-100 cm.

 

Nota ecologica

Specie dalla notevole plasticità ecologica, in grado di adattarsi ad un gran numero di ambienti, dalle macchie costiere alle zone umide, dai boschi planiziali fino alle praterie situate oltre il limite della vegetazione forestale.

Anche la sua nicchia trofica è molto ampia, potendo nutrirsi di un gran numero di varietà di alimenti di origine animale e vegetale. Particolarmente importanti sono semi e frutti, ma anche le parti ipogee (bulbi, tuberi, radici) e quelle verdi delle piante assumono rilevanza. Occasionalmente il cinghiale si ciba di invertebrati, piccoli vertebrati e uova di uccelli.

La riproduzione può avvenire nel corso di tutto l’anno, con un picco nel corso del periodo invernale.

 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna

Il cinghiale presenta una notevole rilevanza economica, dal momento che si rende responsabile di danni anche di notevole entità a qualunque tipo di coltivazione, da quelle ortive ai cereali in pieno campo, interessando talvolta anche vigneti e arboreti da frutto.

Negli ultimi anni sta assumendo una crescete rilevanza l’impatto del cinghiale sulle biocenosi naturali, soprattutto a carico degli ecosistemi forestali e delle aree umide.

Altro risvolto negativo connesso con la presenza di questa specie è il fenomeno degli incidenti stradali, che possono causare danni rilevanti ai veicoli coinvolti.

Il cinghiale riveste inoltre una notevole rilevanza venatoria, essendo, tra gli ungulati, certamente la specie oggetto del maggior prelievo nel corso della stagione di caccia.

 

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