Bivonea di Savi

Bivonea di Savi

Nome scientifico
Jonopsidium savianum (Caruel) Arcang

Famiglia
Brassicaceae

Ordine
Brassicales 

Classe
Magnoliopsida 

Nome / nomi comuni
Bivonea di Savi

Nota descrittiva
Jonopsidium savianum è una specie europea presente solo nella Spagna centro-settentrionale e in alcune zone del centro Italia (Toscana, Umbria e Lazio); è inserita nelle liste delle specie europee minacciate (Allegato II e IV della Direttiva Habitat 92/43/CEE e nell’Allegato I della Convenzione di Berna) ma, nei siti di presenza, nessuna delle sub-popolazioni mostra segni di declino e, in gran parte delle stazioni conosciute, il numero di individui risulta relativamente abbondante. In base a queste evidenze la IUCN  indica la specie come “non minacciata”. Tuttavia le continue pressioni, soprattutto di origine antropica, sugli ambienti naturali richiedono un costante monitoraggio dei rischi cui incorrono specie rare come la bivonea di Savi. 

Descrizione morfologica 
Pianta erbacea annuale, con portamento eretto e fusti generalmente ramificati alla base, con altezza mediamente compresa tra 3 e 10 cm. Foglie basali dotate di picciuolo lungo 6-10 mm, spatolate con lamina lanceolata (3-6 per 7-12 mm); foglie cauline amplessicauli, lanceolate (3-10 ×10-22 mm), dentellate, progressivamente ridotte, le superiori bratteiformi. I fiori basali si sviluppano all’ascella di brattee fogliacee, i superiori si presentano in racemo afillo; sepali mediamente lunghi 1,5 mm; petali bianchi lunghi 3-4 mm, quelli rivolti all’esterno lievemente più grandi degli altri; stilo persistente lungo circa 1 mm. I frutti sono siliquette alate verso l’apice (3×5-6 mm), spesso tinte di violetto, portate da peduncoli patenti lunghi 7-8 mm, contenenti 2-3 semi. 

Nota ecologica 
Jonopsidium savianum si rinviene prevalentemente in ambienti aperti quali pascoli, praterie montane e collinari, bordi di sentieri, orli, radure e margini in contatto con formazioni arbustive a ginepro rosso o essenze della macchia mediterranea. Presenta un ampio intrevallo altitudinale, che va da circa 300 a 1.600 m s.l.m., ponendosi in contatto dinamico con tipologie forestali che vanno dalla foresta sempreverde mediterranea alla faggeta. Per quanto riguarda il substrato, Jonopsidium savianum sembra prediligere i suoli ricchi di scheletro, dove la roccia è frantumata e appare simile ai ghiaioni. La specie può essere localmente molto abbondante e presentarsi con subpopolazioni composte da centinaia di individui; trattandosi di un’entità annuale, sono possibili forti oscillazioni numeriche nelle varie annate. Impollinazione: entomogama. Disseminazione: anemocora. Periodo di fioritura: da marzo ad aprile. Forma biologica: terofita scaposa. 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
L’areale italiano comprende la Toscana, l’Umbria e il Lazio dove la specie è considerata endemica. Di recente non sono stati osservati fenomeni di declino o fluttuazioni estreme per le popolazioni italiane di Jonopsidium savianum e la specie non viene considerata a rischio di estinzione. Tuttavia insistono diverse pressioni di origine antropica che potrebbero minarne la stabilità demografica. La principale minaccia potenziale è legata al progressivo abbandono delle attività tradizionali di gestione del territorio e in particolare del pascolo brado di pecore, cavalli, mucche, asini. La progressiva e drastica riduzione di queste pratiche sta provocando una forte contrazione degli habitat in cui la specie preferenzialmente vegeta: si tratta infatti di habitat semi-naturali oggi sempre più interessati da intensi fenomeni di ricolonizzazione arbustiva e forestale. In alcuni casi inoltre la sola presenza umana può rappresentare una grossa fonte di disturbo per specie che vivono in ambienti così delicati: alle volte è sufficiente fare un uso improprio dei mezzi da lavoro (ad esempio transiti fuori dai sentieri direttamente sul cotico erboso) per provocare gravi alterazioni agli habitat. Jonopsidium: dal greco "ion" viola, “opsis” aspetto, sembianza e dal suffisso diminutivo "-idion": simile a una piccola viola; savianum: specie dedicata a Gaetano Savi (1769-1844), botanico pisano.

Specie simili
Jonopsidium savianum (Caruel) Arcang.

Caratteristiche distintive
I fiori (almeno i basali) si sviluppano all’ascella di brattee fogliacee.

Specie simili
Cardaria draba (L.) Desv.

Caratteristiche distintive
Infiorescenze senza foglie né brattee.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.