Sciurus carolinensis Gmelin

Sciurus carolinensis Gmelin

Nome scientifico
Scoiattolo Grigio Americano

Famiglia
Sciuridae 

Ordine
Rodentaa

Classe
Mammalia

Nome / nomi comuni
Scoiattolo grigio americano

Nota descrittiva
Lo scoiattolo grigio americano (o più semplicemente, scoiattolo grigio) è inserito nella lista dell’Unione Internazionale di Conservazione della Natura (IUCN) che identifica le 100 specie alloctone invasive più pericolose a livello mondiale. Originaria del continente nord-americano, è stata introdotta in Europa (Italia ed Isole Britanniche), Sud Africa ed Australia; solo in quest’ultima area l’introduzione è fallita. Specialmente in Europa la specie fin dalla sua introduzione è divenuta invasiva, andando a competere con l’autoctono scoiattolo rosso, causandone localmente l’estinzione.
Il rilevamento preventivo di nuovi nuclei può rappresentare un tassello fondamentale nell’implementazione di un sistema efficace di Early Warning and Rapid Response System, pertanto la sua segnalazione anche tramite campagne di Citizen Science può fornire dati di fondamentale importanza nella sua gestione e nella conservazione dello scoiattolo rosso e di tutta la biodiversità forestale. 

Descrizione morfologica 
Lo scoiattolo grigio, è una delle molte specie di scoiattoli arboricoli naturalmente presenti nel continente nord-americano. Di media taglia (può raggiungere anche i 700 grammi) e con abitudini diurne, lo si può vedere muoversi oltre che tra le chiome degli alberi anche frequentemente a terra. Il mantello è sempre di colore grigio brillante, con parti (variabili per forma ed intensità della colorazione) rosso mattone su muso, dorso, zampe e fianchi. Il ventre è bianco. Non presenta mai ciuffi auricolari. La coda è caratterizzata da un colore grigio ed è contornata da due bande laterali bianche. Quest’ultimi due caratteri morfologici (mancanza di ciuffi auricolari e coda), sono quelli maggiormente diagnostici rispetto all’autoctono scoiattolo comune (o rosso). La specie non presenta dimorfismo sessuale, né per taglia, né per colorazione del mantello. 

Nota ecologica 
L’areale originario dello scoiattolo grigio è molto ampio ed è racchiuso a sud dalle coste settentrionali del Golfo del Messico, ad ovest dal limite delle foreste decidue degli Stati Uniti e a nord dalle porzioni meridionali degli stati canadesi del Quebec e Manitoba.
Ciò fa intendere come la specie sia in grado di adattarsi al meglio in moltissimi contesti ambientali e questa caratteristica lo rende una delle specie aliene invasive più pericolose. Nelle Isole Britanniche ed in Italia, sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso che è considerato localmente, specialmente in Inghilterra e Galles, a rischio di estinzione.
Lo scoiattolo grigio è diurno con picchi di attività giornalieri che interessano le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio. In inverno la specie non va in letargo, ma riduce notevolmente la sua attività concentrandola nelle ore più calde della giornata.
La femmina di scoiattolo grigio partorisce mediamente 2-3 piccoli dopo 44 giorni di gestazione. Gli accoppiamenti avvengono a dicembre-febbraio e maggio-giugno.
La specie è legata, nel suo areale originario, a foreste mature di latifoglie anche se la sua spiccata capacità adattativa le consente la presenza in boschi di conifere e in parchi e giardini urbani e sub-urbani, dove è stata spesso introdotta per scopi ornamentali. Nelle aree di introduzione sembra esservi una marcata preferenza per i boschi costituiti da querce, dal faggio, dal castagno e dal nocciolo. La dieta composta prevalentemente da bacche, frutti, germogli, gemme e fiori, può essere integrata occasionalmente con funghi, insetti, uova e nidiacei. I frutti delle latifoglie (ghiande, noci, nocciole) sono tuttavia le risorse preferite. 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
In Italia, lo scoiattolo grigio è presente attualmente in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto ed Umbria. La prima introduzione di scoiattolo grigio avvenne  nel 1948 in Piemonte, quando due coppie, furono rilasciate in un giardino privato presso Stupinigi, in provincia di Torino. Nel 1966, cinque animali vennero rilasciati nel parco di Villa Groppallo a Genova Nervi. In Lombardia, la specie è localizzata prevalentemente nella porzione centro-occidentale della regione, anche se diverse popolazioni sono state rimosse grazie al Progetto LIFE EC-SQUARE (www.rossoscoiattolo.eu). In Veneto la specie è presente nella città di Padova ed in Umbria nell’area urbana e peri-urbana di Perugia.
Ma quali sono i meccanismi che portano alla sostituzione tra le due specie? Lo scoiattolo rosso e lo scoiattolo grigio occupano una nicchia ecologica simile: entrambi sono arboricoli e diurni, consumano le stesse risorse e producono un numero simile di piccoli negli stessi periodi dell'anno. Inevitabile, con caratteristiche così simili, l’instaurarsi di una forte competizione in cui la specie “forte”, vincente, tenderà a prevalere su quella più “debole”, che sarà portata all’estinzione. Il meccanismo è riassunto con il termine “esclusione competitiva” che sta a significare non un’interazione diretta tra le due specie (predazione del grigio sul rosso, ad esempio), ma una serie di fattori indiretti che portano la specie alloctona a prevalere su quella autoctona, ed in particolare: 1) capacità di digerire i tannini presenti nelle ghiande da parte del grigio in maniera più efficiente di quanto possa fare il rosso, 2) capacità del grigio di localizzare e “rubare” le risorse invernali immagazzinate dallo scoiattolo nativo, che rappresentano una fonte primaria di sostentamento per il successivo processo riproduttivo, 3) maggiore possibilità da parte del grigio di accumulare grasso, considerata l’abitudine di muoversi a terra.
La minaccia verso il rosso ed il potenziale impatto su altre specie di “piccoli” mammiferi ed uccelli forestali oltre che sui boschi (a causa dello scortecciamento di rami e tronchi) e sui raccolti (consumo e asportazione di frutti) unite alla sua incredibile capacità di espandersi, rendono quanto mai importante localizzare eventuali nuclei di presenza.
Dal punto di vista legislativo, il Decreto interministeriale del 24 dicembre 2012 “Disposizioni per il controllo della detenzione e del commercio degli scoiattoli alloctoni appartenenti alle specie Callosciurus erythraeus, Sciurus carolinensis e Sciurus niger”,ha messo fine al commercio della specie e ne ha regolamentato la detenzione. Oltre ciò, il 1° gennaio 2015 è entrato in vigore un nuovo Regolamento Europeo (Regolamento (UE) N. 1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio), recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, che obbliga i Paesi dell’Unione a prendere provvedimenti stringenti per la gestione di specie aliene di particolare rilevanza, con l’obiettivo della loro eradicazione. Lo scoiattolo grigio sarà una di queste specie.

Specie simili
Sciurus vulgaris Linnaeus

Caratteristiche distintive
Unico scoiattolo arboricolo naturalmente presente in Italia ed in Europa. Il mantello assume colorazioni molto variabili, dal rosso brillante al marrone, dal grigio cenere al nero. Presenta specialmente in inverno ciuffi auricolari e la coda assume una colore abbastanza uniforme. Peso che varia tra 240 e 400 grammi, con differenze stagionali significative e picchi massimi di peso in autunno e inizio-inverno 

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.