Faina

Faina

Nome scientifico
Martes foina (Erxleben, 1777)

 

Nome specie

Martes foina (Erxleben, 1777)
 

Famiglia

Mustelidi

 

Ordine

Carnivori

 

Classe

Mammiferi

 

Nome / nomi comuni

Faina

 

Image by: Paolo Taranto (www.fotografianaturalistica.org)

 

Nota descrittiva

La faina è distribuita in buona parte di Asia e Europa, giungendo fino alla Cina, ma è assente dalle isole britanniche, dalle grandi isole del Mediterraneo e dalla Scandinavia. È invece segnalata in molte isole minori. In Italia è specie comune dalla fascia costiera fino ai rilievi interni di tutta la penisola, ma è assente in Sardegna e Sicilia.

 

Descrizione morfologica

Forma e dimensioni sono simili a quelle della Martora, ma il corpo è leggermente più corto e le orecchie sono poco più piccole. I maschi sono poco più grandi delle femmine. Il mantello è bruno-marrone scuro in estate, più tendente al grigio in inverno, con una macchia golare dai contorni irregolari, generalmente bianca ma talvolta con sfumature gialle, estesa fino all’attaccatura delle zampe anteriori. I peli di borra grigio chiari e il colore del muso più chiaro nella faina, talvolta roseo, costituiscono caratteri distintivi esterni più affidabili. Peso 1-1,6 kg; lunghezza testa-corpo 38-51 cm; coda 18-27,5 cm.

 

Nota ecologica

È una specie adattabile a frequenta ambienti diversi, che vanno dai boschi alle aree agricole. Si trova spesso nelle zone rurali e talvolta anche in contesti urbani.

Ha un’alimentazione variata e la frutta costituisce spesso una parte rilevante della dieta, insieme a piccoli mammiferi, uccelli, invertebrati, talvolta anfibi e rettili, occasionalmente rifiuti. E’ una specie solitaria e territoriale, con il territorio dei maschi sovrapposto a quello di una o più femmine. Si riproduce una volta l’anno verso la fine dell’estate, ma a causa dell’impianto ritardato degli embrioni i piccoli nascono nella primavera successiva. E’ attiva prevalentemente di notte e durante il giorno si rifugia in fienili, ruderi, casali di campagna, sottotetti e cavità nel terreno o in pareti rocciose.

 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna

E’ una specie piuttosto comune. In passato era ricercata per la pelliccia, mentre attualmente la persecuzione da parte dell’uomo è più che altro dovuta ai danni, comunque limitati, che può provocare a pollai o altri allevamenti di piccoli animali. Talvolta può provocare anche danni alla copertura dei tetti, rovesciando tegole e coppi durante la caccia a piccioni, topi o pipistrelli.

 

Specie simili

Martora – Martes martes - Più legata agli ambienti boschivi della faina. Ha orecchie più grandi e una colorazione marrone scuro; la macchia golare è giallo arancio (più chiara nella faina) e non si estende fino all’attaccatura delle zampe anteriori; la regione del muso tra occhi e naso è di colore bruno nerastro, la borra (la parte più interna e morbida della pelliccia) è grigio fulvo grigiastro.

Puzzola – Mustela putorius - Più piccola (peso 400-1000 gr; lunghezza media 37-42 cm). Colore bruno nerastro più chiaro lungo i fianchi; tipica maschera facciale bianca; orecchie orlate di bianco

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.