Circe

Circe

Nome scientifico
Brintesia circe (Fabricius, 1775)

Famiglia
Nymphalidae (sottofamiglia Satyrinae)

Ordine
Lepidoptera

Classe
Insecta

Nome comune
Circe

Nota descrittiva
La Brintesia circe è una delle farfalle a volo diurno più grandi d'Europa. È una specie ampiamente diffusa dall’Europa Occidentale attraverso l’Asia Minore fino alle pendici Himalayane,  presente in biotopi caldi e assolati, caratterizzati da formazioni erbose secche. In Italia centrale è una farfalla comune, ma mai abbondante, che preferisce le radure nei boschi più aridi e le praterie dal livello del mare fino ai 1200 m facendosi più rara verso l’alto. E’ una specie considerata a rischio a causa del cambiamento climatico (HR, Climatic Risk Atlas of European Butterflies).

Descrizione morfologica 
La specie ha grandi dimensioni (ala anteriore circa 3.5-4 cm). La femmina è solitamente più grande del maschio. Il colore di fondo delle ali è principalmente nero e marrone scuro con singole fasce bianche. In particolare la farfalla presenta tre caratteristiche distintive e facilmente individuabili: 1) una larga banda bianca, formata da macchie contigue, che attraversa tutte e quattro le ali parallelamente al corpo; 2) nella parte ventrale delle ali posteriori è presente una seconda piccola striscia bianca più vicina al corpo dell’animale; 3) un singolo ocello nero sull’apice dell’ala anteriore contornato da un’area bianca.

Nota ecologica 
La Brintesia circe preferisce boschi radi e praterie al margine di boschi fino a 1200 metri di altitudine. Le farfalle, e in particolare i maschi, di solito si rinvengono con le ali aperte per riscaldarsi in corrispondenza di macchie di sole sui rami, tronchi o su rocce affioranti. Qui i maschi attendono le femmine per mettere in atto un articolato corteggiamento e accoppiarsi. Le femmine si trovano spesso posate ad alimentarsi sui fiori di diverse essenze vegetali nei prati o sulle resine dei tronchi nei boschi. Le farfalle in posa con le ali chiuse si confondono perfettamente con il substrato al riparo dai loro predatori. La specie vola in una sola generazione da metà giugno a settembre, secondo le quote. Nei luoghi più caldi va in estivazione per riapparire, spesso le sole femmine, a settembre. La femmina non depone direttamente le uova sulla pianta ospite, ma le libera in volo, negli habitat idonei, sulle graminacee (varie specie) di cui si nutre il bruco.

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Nel Lazio la Brintesia circe è ancora molto diffusa nelle zone ecotonali tra prato e bosco ed anche in aree moderatamente antropizzate. Pur mantenendo attualmente un’ampia distribuzione sul territorio italiano, il Climatic Risk Atlas of European Butterflies la inserisce nell’elenco delle specie a rischio a causa del cambiamento climatico. Per questa farfalla è quindi opportuna una azione di monitoraggio e, quando necessario, di tutela degli ambienti in cui vive per preservarli dagli incendi, dal sovrapascolo e da altre forme d’impatto antropico.

Specie simili
Brintesia circe è simile a Hipparchia fagi e Hipparchia hermione, ma è facilmente identificabile ponendo attenzione ad alcune caratteristiche peculiari. In particolare nella specie target il pattern alare si presenta marrone-nero e bianco brillante, mentre nelle due farfalle del genere Hipparchia le ali appaiono principalmente di colore marrone. Tutte e tre le specie presentano bande chiare sulle ali ma in B. circe sono nettamente distinte e bianche. Inoltre B. circe ha una seconda striscia bianca visibile sulle ali posteriori quando la farfalla è posata con le ali chiuse; questa è sempre mancante nelle Hipparchia. Infine l’ocello apicale, tipico di tutti satiridi, presente nell’ala anteriore, ha un contorno bianco in B. circe, mentre è giallo nelle Hipparchia.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.