
Riccio europeo
Nome scientifico
Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758)
Nome specie
Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758)
Famiglia
Erinaceidi
Ordine
Erinaceomorfi
Classe
Mammiferi
Nome / nomi comuni
Riccio europeo
Image by: Paolo Taranto (www.fotografianaturalistica.org)
Nota descrittiva
Specie a distribuzione europea occidentale e centrale, dalla penisola iberica al nord-ovest della Russia occidentale. In Italia è presente in tutta la penisola, in Sicilia, Sardegna, Elba e in alcune isole minori, dal livello del mare fino a 2000 m s.l.m., sebbene prediliga le quote più basse. Non è presente nel Trentino Alto Adige e nell’estremo margine nord-orientale della penisola, dove è presente il Riccio orientale E. roumanicus.
Descrizione morfologica
Il Riccio presenta un corpo tozzo coperto da corti e fitti aculei, di colore biancastro o giallastro con una fascia scura apicale, nella parte dorsale e sui fianchi. Le restanti parti del corpo sono ricoperte di peli relativamente rigidi e di colore variabile dal grigio al bruno. Può essere presente una macchia scura, di forma variabile, sul petto, mentre è sempre presente un maschera di colore più scuro sulle guance e intorno agli occhi.
Le zampe, corte e robuste, sono munite di unghie forti e arcuate. La coda è corta e cilindrica. Le orecchie sono arrotondate e relativamente piccole e gli occhi tondi e piccoli
Dimensioni: peso 700-1200 g; lunghezza testa-corpo 20-30 cm; coda 1,2-4 cm.
Nota ecologica
Il Riccio si trova in una grande varietà di habitat: macchia, bosco (anche aperto se dotato di siepi e margini) e contesti suburbani e urbani, purché in presenza di aree verdi.
La dieta è piuttosto varia e include lombrichi, lumache, altri invertebrati, frutti, carogne, piccoli vertebrati e, in aree antropizzate, anche rifiuti e resti di cibo.
Dopo un periodo di letargo invernale (breve o quasi assente nelle aree con clima mite) i maschi del Riccio accumulano riserve energetiche per affrontare al meglio la ricerca delle femmine, che emergono dal letargo con alcune settimane di ritardo. Maschi e femmine hanno quindi accoppiamenti multipli con più partners. I piccoli nascono in primavera-estate, ma nel meridione si può avere un secondo parto ad inizio autunno.
Il fitto manto di aculei e l’abitudine di appallottolarsi in caso di pericolo rende il Riccio una preda difficile, ma il Tasso e il Gufo reale sono suoi predatori specializzati.
Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Gli ambienti frequentati e il meccanismo antipredatorio di difesa, che lo induce a raggomitolarsi a formare una palla di aculei, fa del Riccio la principale vittima degli investimenti stradali. Questi, però, seppure numerosi, non sembrano essere una importante causa di minaccia e le popolazioni sono tuttora abbondanti e non ci sono evidenze di un declino della specie.
Specie simili
Riccio orientale Erinaceus roumanicus - Si differenzia dal Riccio europeo soprattutto per la presenza di una macchia bianca, di dimensioni variabili, su collo, petto e spalle e che spesso si estende su fianchi e parte del ventre.