Istrice
Nome scientifico
Hystrix cristata (Linnaeus, 1758)
Nome specie
Hystrix cristata (Linnaeus, 1758)
Famiglia
Istricidi
Ordine
Roditori
Classe
Mammiferi
Nome / nomi comuni
Istrice
Image by: Paolo Taranto (www.fotografianaturalistica.org)
Nota descrittiva
L’Istrice è presente in un’ampia area che interessa l’Africa del nord e la fascia sub-sahariana che va dal Senegal all’Etiopia, alla Somalia e fino al nord della Tanzania. In Europa vive solo in Italia peninsulare, in Sicilia e, grazie ad un’introduzione recente, sull’isola d’Elba.. Varie ipotesi sono state fatte sull’origine delle popolazioni italiane, da quella dell’introduzione della specie in tempi storici, da parte dei Romani, a quella di una presenza autoctona. Tuttavia, in base ai dati sia morfologici che genetici, nessuna delle due ipotesi ha trovato consenso unanime, ed il problema rimane ancora da chiarire definitivamente.
Descrizione morfologica
L’Istrice presenta corpo tozzo, arti corti e robusti, testa grande con muso arrotondato e padiglioni auricolari piccoli e poco evidenti. La peculiarità che maggiormente caratterizza la specie è la presenza sul dorso e sui fianchi di lunghi aculei, striati alternativamente di bianco e di nero, che sono erettili e vengono utilizzati per la difesa. Il corpo e la testa sono di colore bruno scuro; sulla gola è presente una macchia bianca. Su testa e nuca è presente una cresta erettile composta da lunghi peli setolosi bianchi. Per poter trafiggere il potenziale predatore, gli aculei si staccano facilmente, a volte anche solo grazie alla contrazione dei muscoli quando vengono sollevati per difesa. Questo ha generato la credenza popolare che l'Istrice possa scagliare i propri aculei.
Dimensioni: peso 10-12 kg; lunghezza testa-corpo 70-76 cm; coda 8-8,2 cm.
Nota ecologica
L’Istrice frequenta di solito ambienti agro-forestali o di macchia mediterranea, ma si può trovare anche in aree sub-urbane e urbane, soprattutto all’interno dei parchi. La specie è diffusa soprattutto a quote non elevate, inferiori a 900 m s.l.m., ma si hanno segnalazioni fino a circa 2000 m. La dieta è strettamente vegetariana e comprende tuberi, radici, erbe, corteccia, semi e frutta di piante sia spontanee che coltivate. Le poche osservazioni in cattività registrano attività riproduttiva in tutte le stagioni, con un periodo di gestazione di tre/quattro mesi.
L’Istrice può compiere spostamenti assai ampi alla ricerca di cibo, ed è in grado di attraversare a nuoto i corsi d’acqua.
Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Si tratta di una specie piuttosto comune il cui areale è attualmente in costante espansione nella penisola. Sebbene sia una specie protetta, l'Istrice è sottoposta ad un'intensa attività di bracconaggio a causa della commestibilità delle carni. Inoltre, in alcune zone viene perseguitata per i danni che può arrecare alle colture, soprattutto ortive. Non di rado si rinvengono esemplati investiti ai bordi delle strade.