Euforbia marittima, Euforbia delle sabbie o delle dune, Tortomaglio marino (Sea spurge)

Euforbia marittima, Euforbia delle sabbie o delle dune, Tortomaglio marino (Sea spurge)

Nome scientifico
Euphorbia paralias L.

Famiglia
Euphorbiaceae

Ordine
Malpighiales

Classe
Magnoliopsida

Nome / nomi comuni
Euforbia marittima, Euforbia delle sabbie o delle dune, Tortomaglio marino (Sea spurge)

Nota descrittiva
Pianta presente sulle dune litoranee tra la Gran Bretagna e le coste del Mediterraneo. Specie amante delle temperature miti; spesso in associazione con Ammophila arenaria e con Eryngium maritimum, forma la tipica vegetazione pioniera degli ambienti dunali del Mediterraneo e delle coste europee dell'oceano Atlantico. Le porzioni aeree delle euforbie contengono un lattice vischioso che in passato veniva impiegato come rimedio naturale contro alcuni fastidi cutanei (callosità, porri, verruche). Il lattice e le foglie infatti, al contatto con la pelle, degradano queste formazioni tissutali ma, se inavvertitamente entrano in contatto con gli occhi, possono provocare congiuntiviti e in casi estremi cecità. Se ingeriti provocano vomito violento, diarree sanguinolenti e delirio. Data l'elevata tossicità causata dall'ingestione di alcune di queste specie, l'uso di queste piante come medicamento è oggi quasi completamente abbandonato.

Descrizione morfologica 
Pianta perenne latticifera, cespugliosa, glabra, glauca, piuttosto carnosa, con base legnosa e radice a fittone. Fusti lunghi 30-55 cm (fino a 70 cm). Foglie di colore verde-azzurro, sessili, intere, accavallate, con nervatura mediana poco evidente; le inferiori obovate-allungate; le mediane ellittico-oblunghe; le superiori ovate. Infiorescenza a ciazio, caratteristica delle euforbie, composta da brattee carnose di colore verdastro e riunita in una corta ombrella terminale disposta su 3-6 raggi principali; non presenta né sepali né petali. Fiori unisessuati: il fiore femminile è attorniato da molti fiori maschili ridotti ad 1 solo stame, ed è disposto al centro in una piccola coppetta, simile ad un calice; presenta ghiandole nettarifere reniformi di colore giallo con estremità corniformi. Il frutto è una capsula glabra a cocche granulose sulla carena, a maturità si apre lasciando cadere i semi lisci, globulosi e di colore grigio-nero.

Nota ecologica 
Euphorbia paralias è una specie tipica delle comunità vegetali in grado di consolidare con loro apparati radicali la prima fascia dunale mantenendone la struttura. Cresce su dune e fronti rocciosi esposti al sole, al vento e alla salsedine grazie a particolari adattamenti fisiologici e morfologici (la carnosità e la peculiare conformazione a coppetta delle foglie riducono la perdita dell'acqua e l'esposizione ai raggi solari). Gli steli appassiscono dopo la fioritura e vengono sostituiti da nuovi germogli emessi dalla corona legnosa. Il loro numero è influenzato dalle condizioni ambientali: una pianta vigorosa può produrre fino a 100 steli in una stagione ma in condizioni sfavorevoli questo numero può essere inferiore a dieci. I rami laterali possono svilupparsi in qualsiasi punto dello stelo consentendo all'euforbia marittima di crescere anche in situazioni di eccessiva copertura sabbiosa. Il fittone radicale, inoltre, ancora la pianta mitigando l'effetto eradicatorio dei movimenti erosivi dunali: nella porzione immediatamente sottostante alla corona, la radice ha un diametro di 2,5-3 cm andandosi ad assottigliare (fino ad 1 mm) man mano che scende in profondità. L'impollinazione avviene per mezzo di insetti, di solito formiche, che vengono attratti dalle ghiandole nettarifere disposte sui fiori. La pianta produce un gran numero di semi tolleranti al sale che possiedono due modalità principali di dispersione: a breve distanza per esplosione del frutto maturo; a lunga distanza per diffusione dei semi galleggianti attraverso le correnti oceaniche. Periodo di fioritura (antesi): aprile-agosto. Forma biologica: camefita fruticosa (piante perenni con fusti legnosi ma di modeste dimensioni). 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Specie nativa e diffusa nell'Europa sud-occidentale, nelle Canarie, nel Nord-Africa (Mauritania, Marocco, Algeria, Libia, Tunisia ed Egitto) e nel Medio Oriente (Cipro, Libano, Giordania, Israele, Siria e Georgia). In Italia è presente in maniera molto localizzata ma è comune nelle stazioni di crescita. Nonostante negli ultimi anni sembrerebbe in declino dal punto di vista demografico a livello locale a causa della continua perdita di siti dunali idonei, la specie non risulta ancora valutata come specie minacciata a livello dell'areale. Il nome generico, che è quello della famiglia, deriva dal nome del medico greco Euphorbos, medico di Juba II, re della Mauritania, che per primo adoperò la pianta a scopo curativo; il nome specifico "paralias", dal gr. parálios composto di pará ='presso' e háls halós ='mare', si riferisce all'ambiente di crescita. Curiosità: in natura una specie che entra in contatto con nuovi ambienti può creare diversi problemi agli ecosistemi locali, si parla così di fenomeno invasivo. Come spesso accade nell'odierno mondo globalizzato, una specie endemica di una precisa area può compiere notevoli distanze trasportata accidentalmente nell'ambito delle rotte commerciali. Così è successo ai semi galleggianti dell'euforbia delle sabbie, una pianta nativa delle nostre coste, che finiti all'interno delle rimesse navali hanno raggiunto le coste australiane sud-occidentali. In Australia è divenuta invasiva con impatti sulla biodiversità locale in quanto l'eccessiva copertura vegetale riduce gli spazi disponibili per la nidificazione delle specie ornitiche e oggi rappresenta una notevole voce di spesa per il Dipartimento Ambientale del governo statale.

Specie simili
Euphorbia paralias L.

Caratteristiche distintive
Pianta perenne (di solito 20-70 cm di altezza) con numerosi steli principali prodotti dalla base legnosa. Foglie carnose e sovrapposte relativamente strette-allungate (oblunghe o ellittiche).

Specie simili
Euphorbia pithyusa L.

Caratteristiche distintive
Pianta di dimensioni ridotte (alta fino ad 80 cm) con foglie acuminate con nervatura più marcata.

Specie simili
Euphorbia terracina L.

Caratteristiche distintive
Pianta perenne relativamente grande (20-120 cm di altezza) con numerosi steli principali prodotti dalla base legnosa.  Foglie alterne e strette (lineari o lanceolati).

Specie simili
Euphorbia lathyris L.

Caratteristiche distintive
Pianta annuale o bienne relativamente grande (50-160 cm di altezza) che di solito possiede un unico fusto principale. Foglie opposte e strette (lineari o lanceolati).

Specie simili
Euphorbia helioscopia L.

Caratteristiche distintive
Pianta annua relativamente piccola (alta fino a 50 cm) con da uno a numerosi steli prodotti dalla base legnosa. Foglie alterne di forma ovata o spatulata.

Specie simili
Euphorbia peplus L.

Caratteristiche distintive
Pianta annua (fino a 40 cm di altezza) che di solito possiede un unico fusto principale. Foglie alternate di piccole dimensioni e di forma ovata.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.