Ibisco litorale, Malvavisco palustre

Ibisco litorale, Malvavisco palustre

Nome scientifico
Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb

Famiglia
Malvaceae 

Ordine
Malvaes

Classe
Magnoliopsida 

Nome / nomi comuni
Ibisco litorale, malvavisco palustre. 

Nota descrittiva
Kosteletzkya pentacarpos possiede un vasto areale che include il Nord America e molte regioni mediterranee. Tuttavia negli ultimi decenni profonde pressioni di natura antropica hanno causato la perdita di molte delle popolazioni esistenti. Allo stato attuale la presenza della specie in Europa consiste in qualche piccola popolazione isolata. Di conseguenza la specie è sottoposta a stretto vincolo di protezione (Direttiva Habitat 92/43/CEE). Questa specie può anche svolgere funzioni positive per l’ambiente. Come conseguenza del cambiamento climatico si prevede un innalzamento del livello del mare ed un conseguente incremento del livello di salinità del suolo nella fascia costiera. Kosteletzkya pentacarpos, come anche altre specie alofite in grado di accumulare sali nei loro tessuti, potrebbe svolgere azione cuscinetto tra la costa e le aree agricole retrostanti prolungandone la produttività. Questa specie potrebbe svolgere anche un elevato potere arginante contro l'avanzamento di alcune specie invasive tipiche degli ambienti costieri e ulteriori impieghi come biocombustibile e foraggio sono in corso di studio. 

Descrizione morfologica 
Pianta perenne, alta circa 1,5 m e con un diametro basale di circa 1 m; radice a fittone; ampio sistema rizomatico lignificato. Fusti eretti, cavi, con peli stellati bruni. Foglie con picciolo allungato e lamina simile a quella dell'edera (4-8 x 6-12 cm), con lobi acuti, crenulati sul bordo. Fiori numerosi (fino a 50 per germoglio) solitari o congiunti in cime minute presenti a livello delle foglie ascellari dei germogli aerei; sepali ovati; petali di colore bianco o roseo-violetto. Capsula loculicida, sub-ovoide, pentalobata, nerastra a maturazione, pubescente, deiscente per i 5 angoli, prominenti ed ispidi. Semi 1 per loculo, reniformi, striati, glabri di 3-5 x 3 mm. 

Nota ecologica 
La specie si sviluppa in zone soleggiate di ambienti costieri, paludi di acqua salmastra e nelle foci dei fiumi. Pur non essendo una alofita obbligata (assunzione obbligatoria di sali) è in grado di tollerare elevatissime concentrazioni saline. La pianta non è capace di riprodursi in maniera vegetativa ma possiede una struttura rizomatica dalla quale ogni anno (maggio-giugno) vengono emessi un gran numero di germogli aerei (fino a 100) che si disseccano dopo circa 4 mesi al sopraggiungere della stagione meno favorevole. I fiori compaiono ad inizio estate e non hanno bisogno di impollinazione (auto-impollinazione). I semi rimangono fertili per periodi molto lunghi (fino a 20 anni) ma sembrano essere fortemente parassitati da una serie di agenti patogeni che possono ridurne drasticamente il numero. Forma biologica: emicriptofita scaposa (piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie).

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
La pianta è presente con modeste popolazioni isolate distribuite a spot in poche località dalla Spagna orientale fino al sud-est della Russia. In Italia molte popolazioni sono andate estinte e oggi rimangono piccole popolazioni nel Lazio, in Puglia e nel Nord Italia (queste ultime introdotte) così che la specie può essere considerata estremamente rara. La principale causa di questo estremo declino è legata alla perdita degli ambienti idonei della pianta: le bonifiche e le arginature effettuate in passato e i drenaggi e l'eccessiva urbanizzazione di oggi hanno ridotto e continuano a ridurre la presenza di molte specie legate agli ambienti umidi tra cui Kosteletzkya pentacarpos. Inoltre è stato osservato che la pianta viene attaccata da numerosi agenti biotici che ne riducono la capacità riproduttiva limitandone la potenziale ripresa demografica. Eventuali reintroduzioni della specie sono in corso di valutazione e allo stesso tempo si stanno approfondendo i possibili utilizzi che la pianta potrebbe avere in diversi ambiti socio-economici. Kosteletzkya: genere dedicato a V. Kosteletzky (1801-1887) di Brno, professore di Botanica Medica a Praga; pentacarpos: dal greco "pénte" cinque e "carpόs" frutto.

Specie simili
Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb.

Caratteristiche distintive
Fiori con petali di colore bianco o roseo-violetto. Frutto compresso ai poli con 1 solo seme per loggia. 

Specie simili
Hibiscus palustris L. 

Caratteristiche distintive
Fiori con petali di colore roseo. Frutto ovale con diversi semi per loggia.  

Specie simili
Hibiscus trionum L. 

Caratteristiche distintive
Fiori con petali di colore violetto, gialli al centro. Frutto ovale con diversi semi per loggia.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.