Pino nero

Pino nero

Nome scientifico
Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra

 

Famiglia: PINACEAE

Specie preglaciale a carattere relitto, con areale piuttosto ampio e frammentario sulle montagne dell'Europa meridionale e differenziazione in numerose stirpi locali variamente trattate a livello tassonomico. In Italia le sue stazioni primarie sono limitate alle Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche e all'Appennino centrale. Cresce su rupi calcaree, dal livello del mare ai 1200 m circa. Nella nostra regione le stazioni primarie sono limitate ad Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche; in Carso è stato introdotto dalla metà dell'800 ed è divenuto ubiquitario ed invasivo, partecipando al rimboschimento naturale delle lande con grande successo riproduttivo. Si tratta di un pino molto apprezzato a scopo paesaggistico e ornamentale per la sua adattabilità, per lo sviluppo relativamente rapido e per il notevole effetto estetico. Può essere utilizzato come essenza da legno o per il rimboschimento nelle zone montane in fasce comprese fra i 600 e i 1500 m. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma degli alberi. Il nome specifico allude al colore scuro della scorza e della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.