Pesce palla argenteo / Pesce palla maculato (Silver - cheeked toadfish)

Pesce palla argenteo / Pesce palla maculato (Silver - cheeked toadfish)

Nome scientifico
Lagocephalus sceleratus (Gmelin, 1789)

Famiglia
Tetraodontidae

Ordine
Tetraodontiformes

Classe
Actinopterygii

Nome / nomi comuni 
Pesce palla argenteo / pesce palla maculato

Nota descrittiva
Pesce di colore argenteo e con punti neri, forma oblunga. È originario degli Oceani Indiano e Pacifico, ed è avvistato per la prima volta in Mar Mediterraneo nel 2003 lungo le coste turche. La sua distribuzione attuale interessa l’intero Bacino di Levante, dalla Tunisia al Nord Egeo ma è in continua espansione. Nel 2013 è infatti giunta la prima segnalazione per le coste italiane dall’isola di Lampedusa. È considerata una delle specie di pesci più invasive giunte in Mediterraneo tramite il canale di Suez. Gli effetti negativi interessano il settore della pesca a causa della predazione del pesce palla su specie utilizzate dall’uomo a fini alimentari come pesci, seppie e polpi. La presenza di una potente tossina (tetradotossina) nei suoi tessuti, lo rende uno dei pericoli maggiori per l’uomo che se ne ciba.

Descrizione morfologica
Corpo di forma allungata, può raggiungere 85 cm (in media da 20 a 60 cm). Colore bianco sul ventre ed argenteo con punti neri disposti in modo regolare sul dorso. Corpo ricoperto di spine corte, le quali sono disposte in serie longitudinali nella regione ventrale. Le spine sono presenti anche nella regione dorsale fino alla base della pinna dorsale. Le due linee laterali sono marcate. La testa è grande, con occhi rotondi e aperture nasali piccole. L’apertura delle branchie è posta di fronte alla base della pinna pettorale. La bocca è piccola e i denti sono fusi in due piastre (inferiore e superiore) con una sutura mediana. La pinna dorsale è disposta posteriormente ed opposta alla pinna anale. La dorsale è provvista di 11-19 raggi, la pinna anale di 9-12 raggi. La pinna caudale è lunata. Le pinne pettorali sono grandi e provviste di 16-18 raggi. Pinne ventrali assenti.

Nota ecologica
Specie di origine Indo - Pacifica, particolarmente diffusa lungo le coste Australiane. Preferisce acque tropicali o calde, con salinità stabile e temperature comprese tra 16° e 28° C. I giovani della specie vivono in prossimità di fondali sabbiosi o fangosi vicino a barriere coralline mentre gli adulti si incontrano spesso nelle praterie di Posidonia oceanica. Si incontra a profondità comprese tra i 10 e i 100 m, ma è osservato anche a profondità maggiori (250 m). La riproduzione avviene principalmente nel periodo estivo. La cattura di individui maturi nel posidonieto indica che l’evento riproduttivo ha luogo in tale habitat. L’associazione con alcuni batteri come Vibrio alginolyticus (Miyamoto, Nakamura e Takizawa, 1961) sembra essere una delle cause più accreditate riguardanti l’origine della tetradotossina nel pesce.

Contestualizzazione nella problematica ambientale
Specie lessepsiana giunta in Mediterraneo migrando attraverso il canale di Suez. A partire dal 2003, anno di ritrovamento presso le coste turche, la sua distribuzione si è estesa a tutto il bacino di Levante interessando Israele, Libano, Grecia, Cipro. Negli anni seguenti la sua presenza è stata segnalata lungo le coste Egiziane, Libiche e Tunisine (2010) fino a quando un singolo individuo viene catturato presso l’Isola di Lampedusa (Ottobre 2013). È considerata una specie in rapida espansione, la quale è favorita da alcune caratteristiche biologiche quali una crescita veloce ed una facilità nell’adattamento a diverse condizioni ambientali. Un ulteriore aiuto alla sua diffusione scaturisce dall’assenza di predatori e dallo scarso interesse alla commercializzazione della specie in Mar Mediterraneo. È carnivora e la sua dieta comprende gamberetti, granchi, pesci e molluschi come seppie, calamari e polpi, tutte specie utilizzate dall’uomo a fini alimentari. Diversamente il pesce palla rappresenta una fonte alimentare pregiata ma di limitato impiego a causa della presenza della tetradotossina. Può essere essere ingerito solo dopo esser stato sottoposto ad un processo di estrazione della tossina ad opera di personale specializzato. Se ingerito senza le opportune precauzioni può provocare disturbi gastrointestinali, parestesia, paralisi, aritmie cardiache e portare alla morte dell’individuo nel giro di poche ore. La tossicità delle carni è associata allo stadio di maturazione dell’individuo ed è pertanto maggiore nel periodo compreso tra Aprile e Giugno. Gli impatti negativi sul settore ittico scaturiscono dai comportamenti predatori della specie che la pongono in competizione con specie native carnivore. Inoltre i denti robusti la rendono capace di strappare e danneggiare reti utilizzate per l’attività di pesca con perdite economiche considerevoli.

Specie simili
Lagocephalus suezensis  (Clark and Gohar, 1953)

Caratteristiche distintive
Macchie di colore grigio - marrone di dimensioni variabili.

Specie simili 
Sphoeroides pachygaster (Müller and Troschel, 1848)

Caratteristiche distintive
Pelle liscia. Una sola linea laterale. Pinna caudale tronca.

Avatar image
Avatar image
Avatar image
LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.