Fico degli Ottentotti edule (Hottentot fig)

Fico degli Ottentotti edule (Hottentot fig)

Nome scientifico
Carpobrotus edulis (L.) N.E. Br

Famiglia
Aizoaceae 

Ordine
Caryophyllales 

Classe
Magnoliopsida 

Nome / nomi comuni
Fico degli Ottentotti edule (Hottentot fig)

Nota descrittiva
Il fico degli ottentotti è una pianta succulenta originaria del Sud Africa e rappresenta una delle maggiori minacce agli ecosistemi costieri del Mediterraneo. Nei siti dove si sviluppa, forma rapidamente delle formazioni monospecifiche che impediscono la crescita delle specie native. E' stato dimostrato che la specie provoca una acidificazione del suolo portando ad una alterazione del ciclo di assorbimento dei nutrienti. La rimozione fisica delle piante in zone accessibili è relativamente economica ma diventa particolarmente costosa nei siti dove spesso comporta un maggior impatto ambientale, ad esempio lungo le scogliere, dove sono necessari equipaggiamenti e competenze speciali.

Descrizione morfologica
Pianta erbacea perenne dal portamento strisciante che forma estese stuoie intrecciate. Fusti fibrosi-legnosi, radicati ai nodi, si estendono orizzontalmente curvando verso l'alto nel punto di crescita. Le foglie sono succulente, unite al fusto in gran numero e a due a due, di dimensioni 60-130 x 10-12 mm, a sezione triangolare con piccole dentellature lungo il margine esterno, di colore verde-giallastro, progressivamente rossastro a maturità. La specie è facilmente riconoscibile tra i congeneri perché è l'unica che porta fiori di colore giallo tendente al rosa pallido, con diametro di 80-100 mm, solitari e sostenuti da un peduncolo ingrossato; stami potenti e numerosi; calice fuso con l'ovario e dotato di 5 lacinie. Il frutto è carnoso, indeiscente e commestibile, 35 mm di diametro, a forma di trottola, diventa giallo e profumato quando maturo. La parete esterna del frutto diventa rugosa e coriacea in stadio avanzato. I semi sono incorporati in un gel appiccicoso, dolce, simile a mucillagine. I frutti possono essere consumati freschi e hanno un deciso sapore astringente, salato.

Nota ecologica
Carpobrostus edulis forma fitti tappeti che si sviluppano sulle dune, sulle scogliere, sugli argini costieri, sulle rocce e sui muri. Nell'area mediterranea il periodo di fioritura avviene tra aprile e maggio. I frutti carnosi indeiscenti permangono sulla pianta anche per molti mesi fornendo nutrimento ad una grande varietà di animali. Uccelli e mammiferi, cibandosene, consentono la dispersione dei semi in essi contenuti, dopo averne avviato la germinazione tramite i processi digestivi. Anche i semi non germinati sono contraddistinti da una lunga durata al suolo. Oltre alla normale produzione di semi e alla frammentazione della pianta, la specie si diffonde anche attraverso la cattiva dismissione dei rifiuti da giardino. Forma biologica: camefita suffruticosa.

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
La specie fu introdotta in molte parti del mondo inizialmente come pianta ornamentale e in seguito come pianta stabilizzatrice delle dune, sebbene la sua reale efficacia in questo ruolo non sia stata ancora dimostrata. Oggi questa invasiva domina migliaia di chilometri di ecosistemi dunali del Mediterraneo dove causa cambiamenti irreversibili al substrato e una conseguente diminuzione della biodiversità. Dal momento in cui si costituiscono, le impenetrabili formazioni di Carpobrotus edulis mostrano un elevato tasso riproduttivo scarsamente contrastato da meccanismi di erbivoria e di competizione. Negli ambienti dunali i tappeti di Carpobrutus edulis, stabilizzando la sabbia, portano a una diminuzione della diversità minacciando le specie che necessitano dei normali processi di disturbo tipici di questi ecosistemi. In generale, Carpobrotus edulis riduce il pH del suolo influenzando negativamente la dinamica dei nutrienti. Fenomeni di ibridizzazione con specie simili aumentano il processo invasivo e intensificano l'impatto nocivo sull'integrità delle specie native. Nel XVI secolo i coloni olandesi in Sudafrica, vedendo che le popolazioni del luogo, gli “hottentots, si cibavano dei frutti di questa pianta come fossero dei fichi, attribuirono a questa succulenta l'attuale nome comune fico degli Ottentotti.

Specie simili
Carpobrotus edulis (L.) N.E. Br. 

Caratteristiche distintive
Possiede fiori gialli, 80-100 mm di diametro, che talvolta diventano rosa nel corso della maturazione. Foglie a sezione trasversale triangolare. 

Specie simili
Carpobrotus acinaciformis (L.) L. Bolus 

Caratteristiche distintive
Rispetto a C. edulis è più robusta, con fiori che raggiungono i 120 mm di diametro, di colore rosso-carminio, lucenti. Le foglie, se viste dall'alto, sono più larghe all'apice che alla base. 

Specie simili
Mesembryanthemum crystallinum L.

Caratteristiche distintive
Fiori larghi 20-30 mm di colore roseo-biancastro. Foglie ovate carnose, depresse, lunghe 70-120 mm, di dimensioni minori rispetto a C. edulis e C. acinaciformis, coperte densamente da papille cristalline ingrossate e trasparenti.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.