Mnemosyne

Mnemosyne

Nome scientifico
Parnassius mnemosyne (Linnaeus, 1758)

Famiglia
Papilionidae

Ordine
Lepidoptera

Classe
Insecta

Nome comune
Mnemosyne

Nota descrittiva
Questa farfalla bianca, di medie dimensioni e non troppo appariscente, è presente in molte località montane dell'Italia continentale e in Sicilia. La specie è in declino soprattutto in Scandinavia e nell’Europa centrale, dove si trova molto spesso in regioni pianeggianti, dove l’impatto antropico è maggiore. Nell’Appennino centrale invece, la specie, legata alle faggete, è localizzata, ma nelle sue località è abbondante. Nel Lazio si trova in vari gruppi montuosi, dai Monti della Laga ai Monti Aurunci, dove vola dalla fine di maggio ai primi di luglio. Le misure per la conservazione sono prevalentemente dirette a preservare gli ecotoni prato-bosco di faggio dove vive la pianta alimentare. I nemici principali sono il pascolo eccessivo, ma anche il suo abbandono, nonché il calpestio delle radure provocato da attività turistiche incontrollate.

Descrizione morfologica
Parnassius mnemosyne è una farfalle di medie dimensioni (ala anteriore circa 2.5-3 cm). Il colore di fondo delle ali è bianco traslucido, talvolta spolverato di squame grigio-nerastre, sono presenti macchie nere e grigie e le venature sono sottolineate di nero. L’ala anteriore, in particolare, è caratterizzata da due evidenti macchie nere nella cella principale e da un ampio margine semitrasparente. Le antenne, il capo e il corpo sono di colore nero. Le differenze tra maschio e femmina sono poco pronunciate: in genere, le femmine sono più scure, a causa di una maggior quantità di squame nere, hanno il corpo liscio, perchè il torace e l’addome sono privi di peli evidenti, ed inoltre, se non sono vergini, presentano una struttura rigida al termine dell'addome, detta sphragis, molto evidente.

Nota ecologica
Il Parnassius mnemosyne vive prevalentemente al margine di boschi e nelle radure che si trovano in ambienti collinari o montani, a seconda della latitudine. In Italia, il Parnassius mnemosyne è legato alle radure e ai bordi delle faggete, lungo torrenti e sentieri ombreggiati e nei pascoli con erbe alte. In Italia Centrale il P.mnemosyne solitamente vola tra 1400 e 1700 metri su quasi tutti i gruppi montuosi, ma a volte si può trovare a quote più alte. Frequenta praterie umide vicine ai boschi di latifoglie, soprattutto faggete, dove crescono le piante alimentari dei bruchi, diverse specie appartenenti al genere Corydalis. Il periodo di volo varia tra maggio e luglio, in dipendenza delle condizioni climatiche.

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Il livello delle conoscenze sulla distribuzione delle popolazioni laziali di P. mnemosyne si può considerare buono. La specie è localizzata e in diminuzione soprattutto nei Monti Aurunci e negli Ernici. Sui Lepini è probabilmente estinta. È relativamente più frequente sui Monti Reatini e della Laga e sui Monti Simbruini. La sua riduzione numerica può essere determinata da diversi fattori come il pascolo eccessivo delle greggi che riducono la presenza delle piante nutrici dei bruchi (Corydalis), le cave di marmo che ne danneggiano l’habitat, il disturbo continuo cui è sottoposta la farfalla per la presenza di attività antropiche in diverse zone dell’Appennino nel periodo estivo. Tra le altre cause di minaccia non sono trascurabili i danni causati dai cinghiali che scavando provocano la distruzione delle piante nutrici delle larve.

Specie simili
Aporia crataegi, una farfalla appartenente alla famiglia Pieridi, che ha simili ali bianche e traslucide ma non possiede le tipiche macchie nere sulle ali anteriori.

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LIFE13 ENV/IT/842

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