Arge
Nome scientifico
Melanargia arge (Sulzer, 1776)
Famiglia
Nymphalidae (sottofamiglia Satyrinae)
Ordine
Lepidoptera
Classe
Insecta
Nome comune
Arge
Nota descrittiva
Melanargia arge è una farfalla presente esclusivamente (endemica) in Italia centromeridionale, ed è protetta a livello europeo dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE (Allegato II: specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione, e Allegato IV: specie di interesse comunitario che richiede protezione rigorosa) e dalla Convenzione di Berna (Allegato 2). E' una specie relativamente diffusa, presente sul territorio con popolazioni localizzate in particolari biotopi di ambienti aperti con vegetazione mediterranea, molti dei quali sono stati distrutti negli ultimi decenni o sono attualmente in pericolo di distruzione. Anche se il Lazio è una delle regioni ove Melanargia arge era presente in numerosi siti, le indagini recenti indicano che alcune popolazioni sono in declino e c'è il sospetto che la sua distribuzione sul territorio stia subendo uno spostamento in relazione a fattori climatici e antropici. In molte località, oggetto di rilevamenti reiterati negli ultimi decenni, la specie è ormai chiaramente estinta.
Descrizione morfologica
La farfalla, di media grandezza (ala anteriore circa 2.5-3 cm) presenta una colorazione delle ali prevalentemente bianca con distinte macchie nere e ocelli scuri, variamente sviluppati, disposti secondo un disegno ben definito, che permette di distinguerla dalle altre specie congeneriche. Sulla superficie inferiore delle ali, sottili linee nere o marroni sottolineano l'andamento delle nervature e degli ocelli, che presentano una pupilla azzurra. La femmina è simile al maschio, ma di norma più grande e con ocelli più sviluppati.
Nota ecologica
La Melanargia arge vive in piccole popolazioni isolate, molto localizzate e mai molto abbondanti, tranne in rari casi. Si incontra in zone collinari costiere, su prati erbosi aridi e rocciosi, difficilmente oltre i 1000 metri. M.arge vola in un'unica generazione dalla metà di maggio alla metà di giugno a seconda delle quote. Poche informazioni sono disponibili sulla biologia, ma recentemente sono state individuate, tra le graminacee, alcune piante alimentari. Le uova vengono deposte sugli steli ormai secchi della pianta, al centro o immediatamente all’esterno dei ciuffi della graminacea. E’ specie legata ad ambienti aperti con vegetazione mediterranea prediligendo le formazioni ad Ampelodesmos mauritanicus.
Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
Questa farfalla è stata scelta come specie guida perché specie della Direttiva Habitat e importante endemismo italiano. Melanargia arge è una delle specie di farfalle per cui si rende necessaria la messa in opera di azioni di salvaguardia da operare sugli ambienti di vita, nelle località in cui sopravvivono popolazioni importanti, tutelando i biotopi dall’urbanizzazione, dal pascolo e da altre forme d’impatto antropico. Il declino di questa specie negli ultimi anni non è facilmente spiegabile. Fra le cause principali di minaccia sono certamente da considerare l’urbanizzazione dei biotopi e la frequenza accentuata degli incendi che ogni anno riducono le popolazioni di questa specie, distruggendo le piante nutrici e gli stadi preimaginali. Va comunque detto che proprio uno degli habitat preferiti dalla Melanargia arge, l’Ampelodesmeto, non è altro che un tipo di steppa mediterranea, successionale, che si sviluppa proprio a seguito degli incendi.
Specie simili
In Italia Centrale M. arge può essere difficilmente confusa con altre farfalle del genere Melanargia perchè si distingue per i disegni più chiari, sull’ala anteriore la barra nera che attraversa la cella è incompleta, la macchia nella parte terminale è ridotta, generalmente rotonda, e con squame bianche e blu. Sulla parte inferiore dell’ala posteriore gli ocelli sono più evidenti, più brillanti e con contorni neri distinti, le nervature sono marcate di marrone scuro o nero. Sulla parte inferiore dell’ala anteriore i disegni sono accennati, le linee a zigzag marginali sono ridotte e formano angoli retti. In volo l’arge può essere più facilmente confusa con altre farfalle a colorazione prevalentemente bianca come le cavolaie (varie specie del genere Pieris).