Arion

Arion

Nome scientifico
Maculinea arion (Linnaeus, 1758)

Famiglia
Lycaenidae

Ordine
Lepidoptera

Classe
Insecta

Nome comune
Arion

Nota descrittiva
La Maculinea arion è una farfalla azzurra distribuita in maniera non continua in Europa centrale e meridionale, ma anche in Asia centrale fino alla Cina. Si può trovare in tutta Italia, nell'arco alpino e sugli Appennini, e frequenta di preferenza piccoli spiazzi erbosi in collina e radure nei boschi in montagna, margini di bosco, a volte in prossimità di corsi d'acqua, ma più spesso su prati asciutti, specialmente su terreni calcarei. Nel Lazio è localizzata e sparsa con segnalazioni che vanno dalla provincia di Rieti ai Monti Aurunci, a quote comprese tra 800 e 1900 m.  Maculinea arion è protetta a livello europeo dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE (Allegato IV: specie di interesse comunitario che richiede protezione rigorosa) e dalla Convenzione di Berna (Allegato 2). Nel Regno Unito le popolazioni autoctone si sono estinte nel 1979.

Descrizione morfologica 
Questa farfalla è un licenide, e come tutte le altre farfalle appartenenti a questa famiglia presenta dimensioni modeste (ala anteriore circa 1.5 - 2 cm). Il colore di fondo delle ali è azzurro brillante. In visione dorsale le ali sono contornate da un bordo molto scuro contenente spot neri e l’ala anteriore, nella parte centrale, presenta una serie, in  numero e dimensione variabile, di macchie nere di forma ovale allungata (nella femmina più grandi). In visione ventrale, il colore di fondo delle ali è grigio o grigio tendente al bruno, con tipiche serie di grossi punti neri disposti in modo caratteristico del genere, e vicino al corpo è presente una colorazione diffusa verde-azzurra iridescente, talvolta piuttosto estesa. 

Nota ecologica 
La Maculinea arion vive in ambienti erbosi incolti con piante di timo ad una altitudine compresa tra gli  800 e i 1900 m. La farfalla vola in modo rapido e imprevedibile, non molto lontano dal suolo. Il suo ciclo vitale è complicato dalla stretta interazione con una particolare specie di formica (Myrmica scabrinodis o Myrmica sabuleti).  I bruchi appena nati si nutrono dei fiori di timo (Thymus sp.) fino al terzo stadio, quando scendono sul suolo in attesa di essere catturati dalle Myrmica, le formiche specifiche. I bruchi muoiono se l’attesa si prolunga oltre i due giorni.  Quando le formiche scoprono i bruchi, questi ultimi emettono una gocciolina di liquido dolce: vengono così riconosciuti e trasportati nei formicai, dove il bruco si nutrirà delle larve delle formiche senza offrire loro nulla. Raramente si trova più di un bruco in uno stesso formicaio. La formazione della crisalide avviene, nel formicaio, in primavera, e lo sfarfallamento in giugno-agosto in un’unica generazione. 

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
In virtù delle sue complesse relazioni con la comunità biotica, Maculinea arion è considerata una “specie ombrello”. La specie in Italia è ancora discretamente diffusa, ma le sue particolari richieste ecologiche per portare a termine il ciclo vitale la rendono particolarmente vulnerabile in molte aree.  Fra le cause di minaccia le più importanti sono costituite dalla modernizzazione delle pratiche colturali, dall’eccesso di pascolo o, viceversa, dalla riforestazione delle radure causata dall’abbandono dei pascoli. Possibili misure precauzionali per prevenire il declino di questa specie consistono sostanzialmente nella protezione degli ambienti di vita della specie, attraverso una oculato controllo del pascolo e della gestione forestale.

Specie simili
Le specie più simili sono le Maculinea del complesso alcon/rebeli.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.