Aurinia

Aurinia

Nome scientifico
Euphydryas aurinia provincialis (Boisduval, 1828)

Famiglia
Nymphalidae

Ordine
Lepidoptera

Classe
Insecta

Nome comune
Aurinia

Nota descrittiva
Euphydryas aurinia è inclusa nell’Allegato II (specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione) e nell’Allegato IV (specie di interesse comunitario che richiede protezione rigorosa) della Direttiva “Habitat” 92/43/CEE. E’ una farfalla molto variabile, con ben 34 sottospecie descritte solamente in Europa. Alcune di queste razze sono considerate, da alcuni autori, specie distinte. La specie è distribuita in un vasto areale che include l’Africa settentrionale (Algeria e Marocco), l’Europa fino al 62° N (manca in Grecia e nelle isole del Mediterraneo). Euphydryas aurinia appare drammaticamente in declino in tutta l’Europa, ed è valutata come specie in pericolo o vulnerabile nella maggior parte dei paesi della UE. In Italia è presente nelle regioni alpine, e con colonie molto localizzate, nell’Appennino Centrale e Meridionale. Nel Lazio è segnalata dei Monti della Laga, dei Monti Reatini, Lucretili e dei Monti Aurunci. Il livello di conoscenza delle popolazioni è discreto, ma, trattandosi di una specie soggetta a cospicue fluttuazioni pluriennali, la farfalla sembra scomparire da alcune località nelle annate di calo demografico.

Descrizione morfologica
Specie di dimensioni medio-piccole (ala anteriore circa 2 cm), la cui principale caratteristica è la colorazione delle ali a fasce arancioni chiaro e scuro, sulle quali si staglia un disegno formato da un reticolo di tratti e punti neri, ben evidente e definito, che la rende distinguibile da altre specie affini. I più evidenti caratteri diagnostici sono: i) nella pagina inferiore delle ali anteriori la quasi totale assenza di punti neri e ii) nelle ali posteriori l'ampia fascia submarginale arancione scuro contenente una serie di piccoli punti neri centrati negli spazi tra le venature.

Nota ecologica
Specie tendenzialmente igrofila, che predilige i prati umidi, margini di pantano e radure nei boschi mesofili, ma anche il fondo delle doline carsiche, dove per effetto di fenomeni locali di inversione termica può trovare condizioni favorevoli anche a bassa quota. Nel Lazio è stata segnalata tra 300 e 1500 m. Il periodo in cui vola prevalentemente è il mese di maggio, ma in alcune località può comparire anche nel mese di giugno. Le popolazioni di questa specie variano grandemente in numero da anno ad anno e, almeno in parte, le fluttuazioni appaiono dovute all’azione di un imenottero parassita. In letteratura sono riportate un gran numero di piante alimentari, che probabilmente variano tra le popolazioni. Le piccole larve si nutrono all’inizio all’interno di una coppia di foglie unite con la seta. Successivamente le larve costruiscono nidi di seta collettivi, posti alla base delle piante, dove svernano.

Contestualizzazione nella problematica ambientale della campagna
I costumi di questa specie sono tipicamente sedentari, e le farfalle si spostano pochissimo dai siti di origine, costituendo tipicamente delle metapopolazioni, cioè gruppi di colonie in siti ristretti, che sono oggetto di processi di estinzione e ricolonizzazione locali. Le singole colonie isolate non sembrano capaci di persistere in frammenti di habitat. È perciò essenziale per la conservazione di questa specie tener conto di queste caratteristiche e pianificare la salvaguardia di un raggruppamento di siti in stretta prossimità.

Specie simili
In Italia Centrale E.aurinia provincialis è l'unica specie del genere Euphydryas, che è maggiormente rappresentato nella regione alpina. Solo ad un esame superficiale questa specie può essere confusa con specie appartenenti al genere Melitaeache presentano colorazioni simili ma caratteri differenti. In particolare, la caratteristica banda submarginale che include punti neri tra le nervature può risultare simile a quella osservabile in Melitaea cinxia che però presenta un colore di fondo arancione uniforme, e non l’alternanza di fasce arancioni chiaro e scuro presenti in E.aurinia.

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LIFE13 ENV/IT/842

Progetto CSMON-LIFE, Cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+.